MAI PIÚ UN SISTEMA AGRICOLO CHE VA CONTRO GLI AGRICOLTORI

 

Nonostante le modalità con cui il Governo ha condotto la discussione in merito alla legge di Bilancio, sono riuscito a far passare alcuni ordini del giorno in Commissione Agricoltura.

Mi impegnerò ancora di più nei prossimi mesi per far rispettare l’impegno che il Governo ha preso nei vostri confronti.

Innanzitutto, gli agricoltori che hanno subito danni alle colture e ai fabbricati per calamità naturali vedranno sospendersi il pagamento delle rate ISMEA fino al terzo anno successivo a quello in cui si è manifestata la calamità, anche in mancanza della richiesta da parte degli agricoltori possessori di terreni dell’ISMEA.

Per favorire le esigenze delle imprese agricole, singole o associate, degli allevatori e dei pescatori, il Governo si è impegnato in due direzioni diverse:

📌 a concedere loro sostegni per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese e soggetti danneggiati da eventi eccezionali conseguenti a gravi crisi di mercato o che si trovano comunque in difficoltà;

📌a sospendere per almeno un anno le procedure fallimentari e ogni procedura esecutiva per espropriazione immobiliare promossa nei confronti di aziende agricole che hanno un contenzioso con l’istituto di credito.

Si valuterà anche l’abolizione dei contratti di soccida al settore zootecnico in modo da evitate derive oligopolistiche e la destinazione del relativo gettito fiscale al riequilibrio ambientale e socio economico.

Tale soluzione favorirebbe la corretta integrazione tra le diverse componenti delle filiere zootecniche e una più equa distribuzione del valore aggiunto all’interno delle stesse.

Si potrà valutare l’opportunità di rivedere i trattamenti pensionistici, aumentando la pensione ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri ed imprenditori agricoli professionali, attribuendo loro un assegno mensile pari almeno alle 780 euro mensili concesse per il reddito di cittadinanza.

Infine, a decorrere dall’anno 2022 ho chiesto che venga concesso un credito di imposta nella misura del 40 per cento delle spese sostenute dalle aziende agricole per l’acquisto di prodotti fitosanitari contenenti sostanze attive autorizzate in agricoltura biologica.

Come tutta la mia attività parlamentare di quest’anno, vi terrò aggiornati sull’andamento delle azioni del Governo.

Sempre dalla parte degli agricoltori.

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