IL SETTORE VITIVINICOLO ITALIANO È IN GRAVE PERICOLO.

 

Vi sembrerà assurdo, ma quelli della commissione beca (Beating Cancer), Istituzione europea per la lotta contro il cancro, dicono che il vino , in quanto alcolico, nuoce gravemente alla salute.

Si! Esattamente come le sigarette.

Vogliono paragonare il vino al tabacco. Invece bere con moderazione fa bene, lo dice la scienza. Ci sono moltissimi studi che dimostrano che chi beve moderate quantità di vino ha una salute migliore, soprattutto per quanto riguarda il sistema cardiovascolare, rispetto ai non bevitori. Certo il problema è sempre quello di evitare l’abuso. Anche il resveratrolo del vino rosso è un potente antiossidante.

In particolare, la Commissione Beca vuole introdurre:

👉etichette di avvertenza sanitaria anche per il vino, come si fa con le sigarette;

👉 divieto di pubblicità;

👉 divieto di sponsorizzazione di eventi sportivi;

👉aumento della tassazione;

👉revisione della politica di promozione

Poco importa se il vino fa parte delle nostre radici profonde. Di ciò che, senza alcuna retorica, si chiama cultura.

Tradizione millenaria nota sin dai tempi dei romani. Il nettare di Bacco è un elemento-alimento che cementa la vita comune, rappresenta l’armonia e la pace. A tavola il vino è da sempre al centro di rituali che investono i campi della spiritualità, dell’etica sociale, insomma, delle relazioni umane.

La viticoltura, com’è noto, è diffusa in tutta l’Unione Europea, con più di 3,2 milioni di ettari di viti e 2,5 milioni di imprese operanti nel settore vitivinicolo che in totale offrono lavoro a circa 3 milioni di persone.

L’Italia detiene il 20% delle superfici a vigneto europeo.

Il nostro paese, pertanto, è il primo produttore ed esportatore mondiale di vino.

In Italia questo settore fa lavorare più di un milione di persone.

I vini biologici, nel contesto del settore, rappresentano una delle eccellenze spesso ricercate non solo dai nostri consumatori ma anche all’estero, un prodotto “trendy” grazie alla elevata qualità ed al fatto di ben rappresentare i profumi e le fragranze di un territorio, quello italiano, ricco di cultura, paesaggi, storia e biodiversità.

La forte richiesta di salute dei cittadini che si rispecchia nella ricerca di prodotti sempre più genuini, le cui tecniche di produzione siano il più rispettose possibile degli equilibri naturali, fa da spinta verso il bio specie nel Mezzogiorno dove le condizioni microclimatiche sono più favorevoli. La viticoltura bio nel sud si presta particolarmente per una maggiore attenzione alla tutela dell’equilibrio naturale del vigneto e dell’ambiente circostante, evitando l’uso di fertilizzanti, insetticidi e diserbanti chimici e contribuendo, con le sue pratiche, al mantenimento della fertilità del suolo.

Nell’ambito dell’agricoltura biologica , la viticoltura riveste un ruolo sempre più strategico e di primo piano in Europa ed in Italia, e rappresenta la vera “transizione ecologica”.

Interesserò per questo la Commissione in Senato e interrogherò i ministri competenti per comprendere quali intenzioni abbiano per risolvere la questione!

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