Grano Nave Sumatra, De Bonis: “il Tribunale di Matera mi ha dato ragione e ha condannato Casillo Commodities”

Il Tribunale di Matera ha riconosciuto la “insindacabilità” parlamentare e ha condannato la Casillo Commodities Italia spa al pagamento delle spese processuali e di giudizio.

La vicenda giudiziaria

I fatti avevano ad oggetto il carico di grano della nave Sumatra proveniente dal Canada, rifiutata dall’ Algeria e accolta dall’ Italia a Ravenna nell’estate del 2021.

Il gruppo Casillo Commodities, difeso dallo Studio Polis di Bari, lamentava di essere stato oggetto di una campagna mediatica dai contenuti diffamatori condotta dall’ onorevole De Bonis, senatore all’epoca dei fatti, e dal blog edito dall’ Associazione Granosalus, finalizzata a mettere in dubbio la qualità del grano da lui commercializzato.

Aveva pertanto deciso di affidare ai legali dello Studio Polis di Bari sia la mediazione, in cui richiedeva un risarcimento danni di duecentomila euro complessivi, che la citazione in giudizio il cui esito, a seguito della propedeutica deliberazione del Senato, è stato negativo.

La nostra difesa in punta di diritto

Il Prof Di Ciommo di Roma, che ci ha brillantemente difeso, ha ricordato ai legali di Casillo che la Costituzione prevede che “i membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni“.

La legge attuativa della Costituzione prescrive che “quando in un procedimento giurisdizionale è rilevata o eccepita l’applicabilità dell’articolo 68, il giudice adotta senza ritardo la sospensione del procedimento e la trasmissione degli atti alla camera di appartenenza“.

In questo caso il giudice ha applicato correttamente la norma ed ha elencato le motivazioni.

Cosa ha detto il Giudice

Le prerogative irrinunciabili che la Carta Fondamentale riconosce ai Parlamentari perseguono lo scopo di tutelare la regolarità e l’indipendenza del mandato in ossequio al principio del rispetto della piena rappresentatività degli organi elettivi.

L’insindacabilità rientra tra queste prerogative, al fine di evitare possibili condizionamenti che potrebbero derivargli dalla consapevolezza di dover rendere conto dell’attività svolta.

L’insindacabilità si estende extra moenia, cioè anche fuori dal Parlamento, quando l’attività abbraccia ogni atto di divulgazione, di critica e di denuncia politica, “connessa” alla medesima funzione di parlamentare.

E’ compito delle Camere valutare la sussistenza o meno del “nesso funzionale” tra opinioni espresse dal Parlamentare ed esercizio delle relative funzioni.

Il giudice ha aggiunto che, in nessun caso, può escludere sulla scorta di una sua delibazione l’applicabilità dell’articolo 68 della Costituzione: la prerogativa, infatti, è di esclusiva competenza del Parlamento.

Cosa ha detto il Parlamento

Ebbene, il Senato nella seduta del 29 ottobre 2024, alla luce di quanto deliberato dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, ha acclarato che le opinioni espresse dall’ onorevole De Bonis sul proprio profilo facebook, nonché sul blog dell’Associazione GranoSalus di cui era legale rappresentante, rientrino appieno nell’esercizio delle funzioni parlamentari ai sensi di quanto stabilito dagli artt. 68 Cost. e 3 l. 140/2003.

Tale statuizione non può in nessun modo essere disattesa.

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